martedì 28 febbraio 2012

La Consulta dichiara incostituzionale la norma salva precari della Regione

L'assunzione dei precari della pubblica ammnistrazione senza regolare concorso è illegittima: lo ha stabilito per l'ennesima volta la Corte costituzionale che con la sentenza 30/2012 ha dichiarato l'incostituzionalità dell'articolo 7, commi 1, 2 e 3, della legge della Regione autonoma Sardegna 19 gennaio 2011, n. 1 che prevedeva un piano di superamento del precariato tramite selezione per titoli e colloquio.
La Consulta, dopo aver precisato che anche le Regioni a statuto speciale, quale è la Sardegna, sono soggette ai vincoli legislativi derivanti dal rispetto dei principi di coordinamento della finanza pubblica, rilevava la procedura scelta dalla Regione non era "un concorso aperto a tutti ma esclusivamente di una «specifica selezione concorsuale» riservata ai lavoratori precari"
Secondo la Corte Corte "sia l’ampia riserva di posti, pari in questo caso quasi alla metà dei posti disponibili in atto e che si verrebbero a determinare in un prossimo futuro, in favore di una determinata categoria di concorrenti, sia la valorizzazione in sede concorsuale dei titoli di servizio – della quale, data la sua dichiarata finalità premiale, si gioveranno i concorrenti, dipendenti precari della Amministrazione regionale e pararegionale, già destinatari della riserva dei posti –, sia, infine, la limitazione ai soli «titoli e colloquio» delle prove concorsuali con esenzione dei riservatari dall’espletamento di eventuali prove di preselezione, fanno fondatamente escludere che lo svolgimento dei pubblici concorsi richiamati dalla disposizione censurata sia governato dal principio della par condicio fra i vari concorrenti, in assenza del quale la procedura di selezione dei migliori aspiranti è indubbiamente viziata e, in definitiva, non idonea ad assicurare la soddisfazione delle finalità sia di trasparenza che di efficienza dell’operato della Pubblica Amministrazione cui è ispirato l’art. 97 della Costituzione". Nè la partecipazione ad un corso-concorso di formazione professionale vale a eliminare la violazione dell'art 97 della Carta.

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